Scarica il volume "Borghi alpini. Perché il ritorno alla Montagna è possibile" presentato il 14 dicembre 2015 a Torino
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Scarica il volume "Borghi alpini. Perché il ritorno alla Montagna è possibile" presentato il 14 dicembre 2015 a Torino

 

28/07/2016

Scarica il volume "Borghi alpini. Perché il ritorno alla Montagna è possibile" presentato il 14 dicembre 2015 a Torino


“Borghi alpini. Perché il ritorno alla montagna è possibile” è il titolo del volume che Uncem ha realizzato raccogliendo 70 buone pratiche di rivitalizzazione dei borghi delle Terre Alte. Edito con il contributo della Fondazione Crt, della Fondazione Crc e il patrocinio della Regione Piemonte, il libro è stato presentato lunedì 14 dicembre a Torino presso il Centro incontri della Regione all’interno del convegno “Borgate montane. Il nuovo Piemonte, la nuova Montagna”

IL VOLUME È SCARICABILE IL PDF QUI

“Borghi alpini. Perché il ritorno alla montagna è possibile” è diviso in quattro parti. La prima, il “Viaggio in otto borghi” è un percorso da compiere grazie alle schede realizzate dall’Istituto di Architettura montana del Politecnico di Torino. Si tratta di otto borgate di Comuni piemontesi sulle quali vi sono già embrionali studi di fattibilità sul recupero e sui possibili reinsediamenti, grazie a investimenti pubblici o privati. L’analisi scientifica svolta dai docenti e dai ricercatori del Politecnico si presta ad approfondimenti da compiere con gli Enti locali e con i privati proprietari degli immobili.

La seconda parte, “Storie di abbandono, recupero, ritorno” raccoglie una serie di schede su diversi borghi di Comuni alpini e appenninici del Piemonte. Dove è evidente l’impegno di Comuni e singoli cittadini nell’avviare operazioni virtuose di recupero. Alcune schede si riferiscono ad alberghi diffusi o locande che hanno ridato vita a pezzi di territorio prima marginali e abbandonati. Alcune situazioni e opportunità sono state segnalate da studenti e docenti universitari, ma anche da professionisti (in particolare architetti) che hanno scelto i borghi come luogo di lavoro e approfondimento. Ancora, si racconta in alcune schede di operazioni di recupero già effettuate e di borghi oggi sul mercato. Il filo rosso che unisce i borghi è l’impegno di persone o intere comunità per il loro rilancio. Un fattore di successo da considerare sfogliando l’intero volume.

La terza parte, “Progetti e interventi” racchiude storie di impegno di Comuni e associazioni che sul loro territorio stanno sviluppando particolari progetti di rivitalizzazione. Dal coworking agli incentivi rivolti a giovani coppie per vivere in montagna. Pillole anche su rifugi e certificazioni, progetti europei e opportunità di sviluppo che fanno bene alla montagna.

L’ultima parte, la quarta, è interamente dedicata alla misura 322 del Psr2007-2013 che ha permesso il recupero di 34 borghi con 46 milioni di euro investiti. Le schede sono un invito a scoprire direttamente quanto è stato realizzato nei “villaggi”. Altresì, dimostrano quanto debba essere forte l’impegno congiunto pubblico-privato nel proseguire il lavoro.

“Tre le chiavi di lettura del volume – spiega Marco Bussone che ne ha curato la realizzazione - Non è una guida turistica ma è comunque di stimolo per itinerari e viaggi nei borghi, già recuperati o non ancora. Non siamo “abbandonologi” dunque ci interessa poco mostrare ruderi. Questi immobili possono essere oggetto di investimenti. Vorremmo favorire l’interesse, sfogliando le pagine, di privati cittadini o imprese affinché possano investire capitali per far rinascere i borghi e ridare un’opportunità di sviluppo alle Terre Alte. In ultimo, questo volume può essere letto come una dimostrazione della vitalità degli Enti locali, impegno amministrativo e progettuale, dei Comuni e delle Comunità montane, oggi Unioni montane. Progettare e realizzare bene è il primo biglietto da visita di nuovi Enti che rinnovano il territorio. Attirano turisti e nuovi residenti. Generano crescita economica”.